Google – Le mie attività
Forse non tutti sanno che Google tiene traccia (con qualche imprecisione) di quello che facciamo e di dove andiamo . Esatto : dove andiamo e dove siamo stati. E si memorizza il tutto.
Partiamo dall’inizio : abbiamo un telefonino od un tablet e , specialmente se è android, abbiamo collegato al nostro telefono un account Google (su Android è praticamente indispensabile per accedere allo store) . Ecco che il primo pass è fatto, abbiamo abbinato il nostro Smartphone a Google e quindi siamo tracciabili.
Tutti gli smartphone hanno ormai funzionalità GPS e quindi ricavare la nostra posizione è semplice. In aggiunta anche le reti WiFi possono fornire dati di geolocalizzazione e quindi aiutare a determinare la nostra posizione. Quindi oltre a essere tracciabili siamo anche rintracciabili .
A questo punto il gioco è fatto: sommando le due cose al nostro account Google viene associata e memorizzata la nostra posizione e di conseguenza i server di Google sanno dove siamo stati e quando.
Non ci credete ? Aprite il link https://myactivity.google.com e cominciate a verificare i video visti su YouTube o altre attività fatte con Google (Gmail ad esempio).
Poi andate su “Altre attività” dal menù e selezionate “Cronologia delle posizioni” : ecco apparire dove e quando !
Come avevo anticipato questa funzione è soggetta ad errori : basandosi anche sul WiFi può dare informazioni errate che vengono prese magari dal nome della rete Wifi o del router e quindi gli errori sono sempre in agguato.
Ad esempio guardato questo caso legato alla mia cronologia:
Da qui sembrerebbe che io sia andato in Stazione Centrale a Milano (ma Google non è sicuro e mi chiede conferma) per poi guidare fino a Conegliano (sbagliato) e quindi sembra che io abbia prima guidato per 244 Km in 31 minuti (non ditelo alla Stradale!) e poi camminato per 176 km in 32 minuti fino ad arrivare a Bologna (forse al Teatro Comunale ? no, non è vero, ero in centro a Bologna) per poi ritornare in stazione (vero) .
La realtà, molto più semplice, è che sono anadato in Stazione Centrale a Milano, ho preso il treno per Bologna e poi la sera sono tornato a Milano, sempre in treno.
Non commento il fatto di aver camminato per 176 km in 32 minuti (potrei finalmente rivalermi con chi mi accusa di non fare sport) ma alla fine , pur con qualche imprecisione, Google ha capito che quel giorno io ero a Bologna.
In un altro caso ho evidentemente camminato sulle acque:
Torniamo però ad essere seri : al netto di queste imprecisioni Google ha registrato i miei spostamenti con una correttezza media abbastanza affidabile , specie per i suoi scopi che sono quelli di offrirmi pubblicità mirata al luogo in cui sono .Probabilmente se avessi visualizzato degli annunci Google avrei visto pubblicità legate a Bologna nel primo caso od a Sesto Calende nel secondo.
Se ci pensate fino a qui non ho detto nulla di nuovo, a tutti sarà capitato di vedere pubblicità legate al luogo in cui ci si trova. Però è più difficile pensare che Google memorizzi questi luoghi e me li renda disponibili (chiedendo addirittura di confermarli) .
Ovviamente Google pubblica gli ovvi disclaimer del tipo “questi dati sono visibili solo a te” ed anche “Questi dati contribuiscono a rendere i servizi Google più pertinenti per te. Accedi per visualizzare e gestire le tue attività, tra cui le ricerche effettuate, i siti web visitati e i video guardati.” . Dobbiamo fidarci.
Oppure disabilitiamo la cronologia e cancelliamo quella vecchia, entrambi le impostazioni sono disponibili nelle pagine che si aprono dai vari menù offerti dal link https://myactivity.google.com .