IBM vende Notes & Domino ad HCL
E’ del 6 Dicembre 2018 l’annuncio che IBM ha stretto un accordo con HCL riguardante la vendita di Notes/Domino (con quanto correlato) e di altri software ad HCL stessa.
La cifra della transazione è di 1,8 miliardi di Dollari.
L’elenco dei software compresi nella vendita è abbastanza corposo, oltre a Notes e Domino comprende:
- Portal
- Connections
- Appscan
- BigFix
- Unica
- Commerce
Insomma, una bella strenna natalizia. L’accordo dovrebbe andare in vigore per la metà del 2019 e quindi nel secondo semestre del 2019 non avremo più IBM Domino ma HCL Domino (o come verrà chiamato).
Fin qui non ci sarebbe nulla da commentare, acquisizioni o vendite di questo tipo accadono abbastanza spesso e non fanno notizia al di fuori dei canali degli addetti ai lavori.
Ma la cosa mi ha risvegliato qualche ricordo: nel 1995 io lavoravo in Lotus Development Italia, quando IBM acquisì Lotus per una transazione di 3,52 miliardi di dollari. Avete letto bene : 3,52 miliardi di dollari.
Quindi oggi IBM rivende un Notes & Domino, che aveva pagato 3,52 miliardi , all’interno di un pacchetto che comprende altri titoli ed il cui insieme viene valutato 1,8 miliardi.
Un bell’affare , non è vero?
Ci sarebbe da domandarsi il motivo od i motivi di questa svalutazione : quando Lotus venne acquisita non conteneva solo Notes & Domino ma anche altro software come il foglio elettronico 1-2-3 ed altri ; la cosiddetta SmartSuite che all’epoca poteva tentare di fare concorrenza ad Office ma che venne lasciata tranquillamente morire. Si disse che ad IBM interessava solo Notes e probabilmente era vero ma alla prova dei fatti viene difficile crederci. Negli ultimi anni Notes e Domino sono stati praticamente abbandonati a se stessi .
Qualche nuovo sviluppo, qualche tentativo di svecchiare il prodotto (leggi Xpages) ma ben poco o niente sul fronte vendite o marketing. In Italia credo che l’ultima nuova installazione di Domino venduta da IBM risalga a parecchio tempo addietro.
I clienti e chi lavorava con Notes si sono sentiti sempre più abbandonati , hanno visto il declino del prodotto (nonostante le sue qualità) e molti hanno iniziato ad abbandonarlo per passare ad altre piattaforme, sia per la posta che per le applicazioni.
HCL invece vede un’opportunità per continuare a costruire il business Notes / Domino e: “Le implementazioni su larga scala di questi prodotti ci offrono una grande opportunità per raggiungere e servire migliaia di aziende globali in una vasta gamma di settori e mercati”, ha detto C. Vijayakumar, presidente e CEO di HCL Technologies, in un comunicato che annuncia l’accordo .
Alan Lepofsky, analista di Constellation Research che segue da vicino lo spazio di collaborazione aziendale, afferma che la vendita potrebbe rappresentare un nuovo inizio per il software a cui IBM non ha prestato molta attenzione da qualche tempo. “HCL è molto più interessato a Notes / Domino di quanto lo sia stato IBM per un decennio. Stanno investendo molto, cercando di ringiovanire il marchio “.
Dunque tutto questo potrebbe essere un bene per il prodotto, per i suoi utenti e per chi ci lavora . Io ci spero ma mi resta l’amaro in bocca per come sono andate le cose dopo l’acquisizione di Lotus .
Tutto dipende dalle scelte che farà HCL e di come porterà avanti la sua strategia: diciamo che le premesse sono buone. HCL aveva già una partnership con IBM per lo sviluppo di Notes e Domino e negli ultimi mesi si sono viste delle buone cose (nuovi sviluppi, piani, Notes sull’ Ipad … ) e quindi le prospettive ci sono. In IBM quello che mancava negli ultimi anni erano proprio le prospettive future.
Dimenticavo: nel frattempo IBM ha acquisito RedHat per 34 miliardi di dollari ed è stato annunciato che “Red Hat manterrà la sua sede centrale a Raleigh, North Carolina e sarà un’unità distinta all’interno del team IBM”…praticamente un déjà-vu.