Il telegramma Zimmermann
All’inizio del 1917, dopo oltre due anni e mezzo di combattimenti, la Prima Guerra Mondiale si trovava in una fase di stallo. Gli Stati Uniti, formalmente neutrali, non partecipavano direttamente alle operazioni belliche. Tuttavia, fornivano ingenti quantità di cibo e materiali alle forze alleate, sostenendone così gli sforzi bellici e la loro economia di guerra. Era evidente che gli Stati Uniti si stavano gradualmente avvicinando all’entrata nel conflitto globale.
In questo contesto, nel gennaio 1917, l’intelligence britannica intercettò un telegramma inviato dal ministro degli Esteri tedesco, Arthur Zimmermann, all’ambasciata tedesca in Messico.
Questo messaggio ordinava all’ambasciatore di proporre al governo messicano un’alleanza militare, supportata da finanziamenti.
Qualora gli Stati Uniti fossero entrati in guerra, il Messico avrebbe dovuto invadere gli Stati americani del sud, con l’obiettivo di riconquistare i territori persi in precedenza: Texas, Arizona e Nuovo Messico.
In cambio, la Germania avrebbe fornito supporto economico e militare, riconoscendo anche le rivendicazioni territoriali del Messico in eventuali negoziati di pace futuri.
L’obiettivo tedesco era duplice: distogliere risorse e attenzione militare degli Stati Uniti dal fronte europeo e rallentare i rifornimenti agli Alleati, in particolare verso Francia e Regno Unito. Tuttavia, il piano aveva dei limiti: il Messico non disponeva delle risorse necessarie per affrontare una guerra su vasta scala con gli Stati Uniti e la Germania, già impegnata su più fronti, non sarebbe stata in grado di fornire al Messico il supporto militare promesso.
Dopo aver intercettato e decrittato il telegramma, i britannici informarono immediatamente gli Stati Uniti. La notizia, una volta resa pubblica, ebbe un enorme impatto, influenzando il dibattito interno sull’eventualità di entrare in guerra a fianco degli Alleati. L’idea che una potenza straniera potesse stringere un’alleanza militare nel continente americano era vista dagli Stati Uniti come una seria minaccia alla loro sfera di influenza.
Nel frattempo il governo del Messico valutò le reali possibilità di una conquista delle ex-province del Texas, dell’Arizona e del Nuovo Messico, e giunse alla conclusione che la cosa non sarebbe stata possibile né auspicabile.
Occupare i tre stati avrebbe con tutta probabilità causato futuri problemi e la guerra con gli USA ed il Messico non sarebbe stato in grado di accogliere una numerosa popolazione di discendenza inglese all’interno dei suoi confini.
Nonostante ciò, il telegramma Zimmermann non fu l’unico fattore determinante per l’entrata in guerra degli Stati Uniti.
Nel febbraio 1917, la Germania annunciò la ripresa della guerra sottomarina indiscriminata, dichiarando che qualsiasi nave diretta ai porti dell’Intesa sarebbe stata considerata un bersaglio legittimo. Questa decisione portò all’interruzione delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Germania. Successivamente, l’affondamento deliberato di navi statunitensi da parte degli U-Boot tedeschi convinse il presidente americano della necessità di entrare nel conflitto. Il 6 aprile 1917, gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania, solo cinque settimane dopo la pubblicazione del telegramma.
Sebbene il contributo delle truppe statunitensi si sia concretizzato solo verso la fine del conflitto, il sostegno economico e logistico fornito agli Alleati si rivelò cruciale per la loro vittoria.
Infine, questa vicenda rappresenta uno dei primi esempi significativi di uso strategico delle informazioni SIGINT, ovvero l’intelligence ottenuta intercettando comunicazioni nemiche codificate. All’epoca, il telegrafo rappresentava ancora il principale strumento di comunicazione diplomatica, sebbene la radio fosse già in uso. Già nel 1914, gli Alleati avevano tagliato gran parte dei cavi telegrafici tedeschi, costringendo la Germania a utilizzare quelli di altre nazioni. Le comunicazioni dirette tra Germania e Stati Uniti passavano per Stoccolma e attraversavano l’Atlantico, ma queste linee potevano essere facilmente intercettate, come avvenne in questo caso grazie ai servizi segreti britannici.